Mi chiamo Elisa e da grande voglio fare la fotografa.
Nonostante rullini e matrimoni siano stati il mio pane quotidiano fin da bambina, non è stata però una scelta così scontata.
Sono nata in un paese del Cilento, nel sud Italia, dove i miei genitori svariati anni fa, hanno messo su un laboratorio di sviluppo, stampa e servizi fotografici professionali tutt’ora in attività. Ma tra i miei progetti futuri all’epoca, non ricordo ci fosse quello di avere al collo una macchina fotografica. A dirla tutta, non ricordo proprio all’epoca quali fossero i miei progetti per il futuro. Infatti ancora non so per quale ragione decisi, durante il lungo viaggio che feci in Venezuela dopo la maturità, tra una cerveza e un reggaeton, che al mio ritorno mi sarei trasferita a Roma.
E così fu. Trasferita nella capitale, mi iscrissi all’università e trovai lavoro in un teatro. Ed è stato solo allora, tra un esame di pianificazione media e una serata di lavoro che ho pensato bene di farmi regalare una macchina fotografica da mio padre e iniziare a usare come cavie le mie colleghe. Ho iniziato. E da allora non ho più smesso.
Credo di aver trovato finalmente il mio progetto per il futuro.
Poi sono arrivati i matrimoni. Che, ripensando alla noia che provavo quando da piccola accompagnavo mio padre in qualità di porta borse, mai avrei pensato potesse piacermi così tanto fotografarli. Invece è così. Sul serio. Mi piace raccontare i dettagli, le emozioni vere, la spontaneità, le lacrime, gli abbracci e le risate che rendono unico ogni matrimonio.
Gli sguardi luccicanti degli sposi che si rivedono nelle immagini di quel giorno è una di quelle gratificanti sensazioni a cui non riesco più a rinunciare. E’ il motore che mi fa amare ogni giorno di più quello che faccio. E’ la conferma che il percorso che ho deciso di intraprendere è quello giusto.
Condivido la mia passione per i matrimoni con mio fratello. A me le foto, a lui il video. Diversi ma complementari. Come i due spicchi della luna. Che ogni tanto hanno anche la luna.
Al momento faccio la spola tra Roma, dove vivo con il mio compagno, e il Cilento, terra natia. Ma per lavoro e non solo, mi sposto volentieri ovunque.
Non ho ancora deciso dove voglio andare a vivere da grande. Probabilmente lo farò mentre berrò del sake sul Monte Fuji o mentre attraverserò la Prospettiva Nevskij, mete attualmente in pole position nei miei grandi sogni da viaggiatrice.